E se gli U.F.O arrivassero per davvero, in che lingua gli parleremmo?

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E se gli U.F.O arrivassero per davvero, in che lingua gli parleremmo?

 

Da qualche giorno la Nasa ha annunciato di avere scoperto un nuovo sistema planetario popolato da pianeti grandi più o meno come la Terra. Alcuni di questi mondi alieni potrebbero persino ospitare forme di vita.

Tutti noi, almeno una volta nella vita ci siamo chiesti cosa succederebbe per davvero se gli extraterrestri sbarcassero sulla terra e i film che trattano questo argomento sono moltissimi.

Ma nessuno finora aveva affrontato la questione dal punto di vista della comunicazione tra umani e alieni.

 

Se gli U.F.O arrivassero per davvero, in che lingua gli parleremmo?

 

È questo il tema principale del film “Arrival”, uscito nelle sale cinematografiche italiane il 19 gennaio 2017.

Il film si basa sul racconto “Storia della tua vita” di Eric Heisserer e ha come protagonisti la vincitrice Oscar Amy Adams, Jeremy Renner e Forest Whitaker.

 

Dodici navi comandate da una razza aliena, sbarcano sulla Terra. Le loro intenzioni sono sconosciute. Per cercare di stabilire una comunicazione con gli extraterrestri, il governo degli Stati Uniti ingaggia, in una delle sue squadre, un fisico e una linguista.

Entrambi cercano di entrare in contatto con gli UFO, degli esseri fisicamente simili a polpi chiamati “eptapodi” per via dei sette arti di cui sono provvisti.

 

Nel tentativo di comunicare, i protagonisti dimostrano che la lingua parlata degli alieni è totalmente incomprensibile per gli esseri umani. I personaggi scoprono, infatti, che il metodo di comunicazione scritta dei visitatori è sostanzialmente diverso dal nostro: così come il cinese, utilizzano degli ideogrammi, ma i loro simboli non seguono l’ordine lineare che in tutte le lingue umane segna la successione cronologica.

 

“Arrival” gioca con una vera e propria teoria linguistica secondo cui la lingua determina la nostra visione del mondo. Ciò si conosce con il nome di Teoria di Sapir-Whorf o della relatività linguistica. Nel film, il linguaggio degli eptapodi conferisce alle persone che vi entrano in contatto una diversa esperienza della realtà, che si sviluppa e si contagia all’uomo quando questi impara la loro lingua.

 

Un film straordinario e davvero originale che consiglio di vedere a tutti gli appassionati di lingue!

 

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Silvia Spatafora per CourseFinders

 

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