La migliore palestra del cervello è il bilinguismo

 

 

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La migliore palestra del cervello è il bilinguismo

Il cervello di una persona bilingue funziona come un semaforo. Quando deve scegliere una parola, scatta il verde, dando il via libera per la lingua che si sta utilizzando, frenando con una luce rossa il termine di cui non ha bisogno. Questo processo di selezione naturale, che si compie centinaia di volte al giorno è come una ginnastica involontaria che migliora la nostra materia grigia.

Gli effetti del bilinguismo sul cervello sono stati ampiamente discussi in questi ultimi anni da diversi punti di vista. C’è una ricerca che suggerisce che parlare due lingue può aiutare a combattere il morbo di Alzheimer o la demenza. In più si è scoperto che i cervelli bilingue sono maggiormente in grado di elaborare le informazioni.

Fisiologicamente, più ossigeno e sangue fluiscono in una regione del nostro cervello, più sforzo deve fare. Attraverso degli esperimenti si è scoperto che coloro che parlano una sola lingua hanno più attiva la regione di controllo delle inibizioni del cervello rispetto alle persone bilingui, cioè, lavorano di più per trovare le risposte.

Diversi ricercatori hanno cercato di spiegare poi perché imparare una seconda lingua da adulti è più difficile. Si è scoperto che anche nei bambini, superati i quattro anni di età, la prima lingua occupa un settore prioritario del cervello e la seconda deve lottare per trovare uno spazio. Immaginate questo processo in un adulto!

I ricercatori hanno cercato di completare la mappa celebrale nell’età che va dai 4-5 anni per sapere come si va a posizionare la seconda lingua nel cervello quando impariamo a quell’età.

È venuto fuori che, mentre nell’imparare una lingua nativa, il processo è uguale per tutti e influiscono solo le differenze di educazione, nell’apprendimento della seconda lingua non tutte le persone sono uguali. Ci sono prove che suggeriscono che alcuni metodi sono validi per alcuni e per altri no.

Forse in futuro gli scienziati saranno capaci di prevedere, in base al tipo di persona, il modo migliore e più efficace per imparare una lingua straniera.

Intanto, armiamoci di pazienza e di buona volontà!

 

Silvia Spatafora per CourseFinders

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