Tutto ciò che hai sempre voluto sapere sull’esperanto

zamenhof-esperanto

Tutto ciò che hai sempre voluto sapere sull’esperanto

 

Che cos’è l’esperanto?

L’esperanto è un linguaggio artificiale che aspira a diventare il linguaggio internazionale per eccellenza. Nel mondo conta circa 2 milioni di parlanti.

Venne creato nel 1887 dal medico e linguista polacco Lejzer Zamenhof, il quale pubblicò  l’Unua Libro, il primo libro in lingua esperanto, sotto lo pseudonimo di Doktoro Esperanto (che in italiano potrebbe tradursi come “Dottore speranzoso”).

 

Con una base derivata dalle lingue romanze, l’esperanto si caratterizza per essere molto semplice e facile da imparare.
Nonostante il suo grande successo iniziale, nel corso degli anni la sua diffusione si è notevolmente arrestata, essendo infine superato dall’inglese come linguaggio universale.

 

L’esperanto non appartiene a nessun paese specifico, ma a tutto il mondo.

È un linguaggio sovranazionale che trascende i confini nazionali.

È una lingua creata per comunicare con persone provenienti da ogni angolo del mondo, liberamente e senza frontiere.
Lo scopo del suo creatore, infatti, era quello di inventare un linguaggio universale per sradicare il problema delle barriere linguistiche e permettere a tutte le comunità del mondo di parlare di questioni di importanza mondiale. Se tutti fossero capaci di parlare lo stesso linguaggio universale, potremmo avere una visione globale di questioni sociali, culturali e politiche di interesse comune.

 

Perché imparare l’esperanto?

È una lingua molto facile da imparare. Alcuni studi scientifici hanno suggerito che l’esperanto è fino a 5 volte più facile da imparare rispetto a qualsiasi altra lingua.

Ha una grammatica indoeuropea, semplice e logica, con solo 16 regole grammaticali. Il suo alfabeto è fonetico, cioè a ogni lettera corrisponde un solo suono.

La struttura dell’esperanto è estremamente regolare.

Il vocabolario è costruito con l’aggiunta di suffissi (alla fine della parola) e prefissi (all’inizio della parola).

Grazie a questo sistema è possibile esprimere tutti i tipi di concetti da un numero ridotto di radici. Sembra che per poter iniziare a parlare l’esperanto sia sufficiente conoscere solamente un centinaio di parole.

 

Perché l’esperanto è così facile?

L’esperanto è facile per molte ragioni, tra cui:

 

  • Non c’è genere grammaticale. Per motivi sociali e pratici, esiste un modo per distinguere i generi maschile e femminile solo per esseri sessuati (persone ed animali). La forma femminile dei nomi si forma aggiungendo il suffisso -in- prima della desinenza tipica del sostantivo (-o). Ad esempio: viro (uomo) → virino (donna), kato (gatto) → katino (gatta).

 

  • Scrittura completamente fonetica: nessuna lettera silenziosa, nessuna lettera pronunciata in vari modi o più lettere pronunciate allo stesso modo. L’esperanto ha esattamente 28 fonemi e 28 grafie.

 

  • L’accento è sempre sulla penultima sillaba.

 

  • L’esperanto ha una singola coniugazione dei verbi e non ha verbi irregolari.

 

  • La terminazione delle parole è regolare: in esperanto tutti i nomi terminano in “o”, gli aggettivi in ​​”a”, i verbi in “i” (infiniti), gli avverbi in “e”.

 

  • È stato formato a partire dal latino: questo è un vantaggio per coloro che parlano italiano poiché molte radici sono simili alle nostre.

 

Dove posso imparare l’esperanto?

Ci sono tante risorse online gratuite per imparare l’esperanto da autodidatta. Qui ti segnaliamo i siti più utili ed interessanti:

 

Per imparare l’esperanto: https://lernu.net/it

 

Per conoscere la pronuncia dell’alfabeto: https://esperanto-france.org/IMG/wav/alphabeto_prononco.wav

___________________________________________________________________________________________

Se questo articolo ti è piaciuto seguici anche sulle nostre pagine FacebookTwitter e Google+!

Silvia Spatafora per CourseFinders

Find your perfect language school Search CourseFinders to find the course for you