La logica del tedesco

La logica del tedesco

Sì, il tedesco è una lingua un poco difficile, ma no, non è impossibile da imparare.

 

Ciò che colpisce di più di questo linguaggio (e spaventa non poco!) è la gran quantità di parole che sembrano infinite, tuttavia, quando si scopre che sono solo parole composte, tutto diventa più facile. Dopotutto il tedesco è una lingua molto logica.

 

Un semplice trucco per comprendere le parole lunghe è quello di scomporle in unità più piccole, perché sicuramente conoscerete alcune delle sue parti e utilizzando la logica si può arrivare a capire il significato intero della parole (importante ricordare che in tedesco esistono i casi).

 

Per esempio:

 

Tanzturnier

 

“Tanz” significa “danza”, mentre turnier “gara”. Dunque la parola intera significherà “gara di ballo”.

 

Vediamo un esempio un po’ più difficile:

 

Jahreshauptversammlung

 

Questa parola è composta da tre unità: “Jahr” = “anno”, “haupt” = “capo, centrale”, “versammlung” = “assemblea”.

Possiamo dedurre che il significato intero della parola è “assemblea generale annuale”.

Come in italiano, anche in tedesco esistono prefissi e suffissi per formare parole derivate.

Uno dei suffissi che si impara per primo è “-in”, che viene utilizzato per formare sostantivi che indicano professioni al femminile.

 

Per esempio:

 

Journalistin (giornalista), Lehrerin (insegnante), Kosmetikerin (estetista), Präsidentin (presidentessa).

Altri suffissi molto comuni sono “-chen” e “-lein” che indicano un diminutivo:

 

das Mädchen (la ragazzina)

das Fräulein (la signorina)

 

Vediamo alcuni prefissi:

 

I sostantivi formati dal prefisso “ge-” indicano una quantità.

 

Ge + die Rede (il discorso) = das Gerede (le dicerie)

Ge + der Berg (la montagna) = das Gebirge (le montagne)

Ge + das Wasser (l’acqua) = das Gewässer (le acque).

I sostantivi formati dal prefisso “miss-” hanno un significato negativo.

 

Miss + der Erfolg (il successo) = der Misserfolg (l’insuccesso)

Miss + das Vertrauen (la fiducia) = das Misstrauen (la sfiducia, la diffidenza)

Miss + das Verständnis (la comprensione) = das Missverständnis (Il malinteso, l’equivoco)

 

Questo stesso trucco per dividere le parole composte (sia che siano formate con l’aggiunta si un semplice prefisso o suffisso, o che siano molto più complesse) vale anche per la pronuncia. Invece di cercare di dire la parola intera con una sola emissione di fiato, è consigliabile dividere il composto pronunciando una parola alla volta, per evitare di dimenticare nella fretta qualche consonante.

 

Spero che questo articolo serva ad incoraggiare tutti coloro che stanno valutando seriamente di studiare il tedesco, ma non osano farlo per paura che sia troppo complicato.

Come abbiamo visto, è una lingua molto logica e precisa, quindi coraggio e un pochino di pazienza. Con la giusta attitudine, niente è impossibile!

 

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Silvia Spatafora per CourseFinders

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